"LA TORRE DI BABELE" BIBLIOTECA UMANISTICA - PIAZZA BRUNELLESCHI, FIRENZE


 

CONCORSO D'IDEE

per la riqualificazione di piazza Brunelleschi a Firenze e la realizzazione della nuova sede della biblioteca umanistica.

Luogo: Firenze (Italia), Anno: 2005
Lavoro svolto dallo studio: progettazione architettonica, urbanistica e sistema costruttivo.

 

CONCEPT DI PROGETTO

L’Antico Testamento (Genesi, XI, 6-9) ci ricorda come proprio il disordine e la confusione dei linguaggi abbiano determinato il non completamento e il conseguente decadimento della leggendaria Torre di Babele.

“Il Signore disse: Ecco, essi sono un solo popolo ed hanno tutti una lingua sola; questo è l’inizio della loro opera e ora quanto avranno in progetto di fare non sarà loro possibile. Scendiamo dunque e confondiamo la loro lingua, perché non comprendano più l’uno la lingua dell’altro. Il Signore li disperse di là su tutta la terra ed essi cessarono di costruire la città.”

 

Quale simbologia poteva essere più suggestiva per prefigurare l’ordine, per ispirare concettualmente la struttura entro la quale sistemare e rendere fruibili una quantità eterogenea di libri: 1.700.000 volumi scritti in epoche diverse, in lingue diverse ed afferenti a diverse aree semantiche. Anche se nell’opinio communisla Torredi Babele evoca il caos, la confusione, l’incomprensione di linguaggi eterogenei tra loro, noi invece evochiamola Torredi Babele quale mistico e sublime sforzo di innalzarsi dalla condizione umana fino al raggiungimento di una condizione divina.

Pur prendendo le distanze da ogni gesto di sfida o arroganza, restiamo comunque affascinati dall’ambizioso progetto di trovare una soluzione architettonica vicina alla perfezione che ci consenta di innescare la circolarità virtuosa che da caos riconduce all’ordine… nel completamento di un’opera interrotta o meglio nella temporanea ricomposizione di un ordine, nel tratteggio di una griglia che strutturi la molteplicità dei linguaggi, che organizzi l’eterogenea varietà di esperienze bibliografiche.

Il nostro percorso simbolico parte dall’antico sogno greco di una conoscenza coerente e completa. I greci erano consapevoli del caos di fronte al quale si trovano i nostri sensi, ma avevano la sensazione che dietro a questa confusione ci fosse un principio supremo, semplice, unitario che i filosofi greci, dagli Ionici ad Aristotele passando per la scuola atomistica (Democrito, Epicureo e Lucrezio), cercavano attraverso la reductio ad unum della molteplicità delle forme, delle mutevoli leggi del divenire. In ogni caso nella cultura classica il caos era per definizione assenza di ordine.

Noi oggi, consapevoli della moderna visione ciclica secondo la quale il mondo ritorna, dopo un certo numero di anni, al caos primitivo da cui uscirà di nuovo per ricominciare il suo corso sempre uguale, abbiamo ben chiaro che il caos non è solo assenza di ordine, ma una dimensione retta da leggi non definibili che determina il divenire.

... LA BIBLIOTECA UMANISTICA

L’ex complesso universitario, prima ancora Ospedale di Santa Maria degli Angioli, sarà restaurato conservativamente e saranno effettuati solo interventi edilizi volti al recupero funzionale del complesso salvaguardando le caratteristiche di pregio storico-ambientale.

Nel Chiostro Piccolo infatti sarà creata una sala lettura chiusa lateralmente con pareti trasparenti, trasparenti mobili tali da consentire un eventuale ripristino della situazione preesistente.

Nell’aula anfiteatro, al piano primo rialzato, l’attuale solaio inclinato sarà sostituito con uno piano in modo da ottenere una nuova sala di lettura e consultazione. Nell’attuale parcheggio interrato, è stata invece prevista una grande sala lettura e consultazione per la biblioteca, si otterrà la condizione di agibilità mediante due grandi aperture che consentono il ricambio naturale dell’aria. Un percorso interno dalla ‘Torre’ consentirà di raggiungere il Chiostro Grande, cuore ed elemento connettivo del complesso, non più luogo di ingresso, ma luogo di meditazione riservato agli utenti della biblioteca.

Per il dimensionamento e l’organizzazione dei volumi all’interno della biblioteca abbiamo allocato 1.613.000 volumi contro 1.700.000 ipotizzati nella previsione di crescita dei prossimi 20 anni. Di questo quantitativo, il 63% sono stati posizionati a scaffale aperto e il 37% nel pozzo librario. Abbiamo preferito cioè privilegiare la consultazione libera mediante scaffalature a parete e tavoli di consultazione adiacenti limitando la consultazione assistita solo a quei volumi che per la loro importanza storica richiedono maggior controllo.

Da via degli Alfani si accede ai dipartimenti , i quali per la natura degli studi e la tipologia delle ricerche svolte all’interno, necessitano di una collocazione fortemente integrata con le funzioni di documentazione della biblioteca.

I tre dipartimenti sono stati ipotizzati uno per ogni piano, collegati tra loro da un corpo scale interno. Al piano terra trova posto il “dipartimento di scienze dell’antichità”; al piano primo il “dipartimento di studi sul medioevo e rinascimento” e al piano secondo il “dipartimento di linguistica”.

Vista la necessaria interrelazione tra la funzione didattica e la funzione documentale abbiamo destinato ai dipartimenti alcuni spazi esclusivamente dedicati alla didattica distribuiti su tre piani, come sopra descritti, e li abbiamo corredati di sale di lettura e consultazione adiacenti dedicate all’approfondimento bibliografico di docenti e ricercatori. La sommatoria degli spazi menzionati corrisponde al fabbisogno quantitativo richiesto dalla committenza.